GIADA CURTI ALTA MODA ispirata dalla Regina dell’Art Nouveau, LUISA CASATI STAMPA.

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GIADA CURTI ALTA MODA ispirata dalla Regina dell’Art Nouveau, LUISA CASATI STAMPA.

L’Alta Moda di Giada Curti si ispira stavolta alla Regina dell’Art Nouveau: Luisa Casati Stampa. Musa di artisti e letterati – ritratta da Boldini e amante di D’Annunzio, “La Divina Marchesa” rivive per un giorno al St. Regis nell’interpretazione up to date della stilista romana. Intensa ed eccentrica, la Casati incarnò nella sua vita dissoluta un’eroina letteraria di estrema raffinatezza, un’icona decadente dalla bellezza diafana e drammatica. Vestita da Paul Poiret, Ertè e Mariano Fortuny, fece della sua stessa vita un’opera d’arte. Sguardo intenso e magnetico, sottolineato dal trucco teatrale è passata alla storia non solo per l’unicità delle sue mise ma anche per il mecenatismo. A Venezia visse a Palazzo Venier, oggi museo Peggy Guggenheim.
LA COLLEZIONE Giada Curti fa sfilare ventuno dark ladies vestite di haute couture: molto nero, bianco, sovrapposizioni inconsuete di tessuti elaborati come il pizzo rebrode’ su vestaglie satin. Richiami erotici nei nodi di gros grain al collo invece delle perle, ponchos velati si alternano sul verde smeraldo e pelle d’angelo. Silhouettes teatrali incedono calzate da flat stringate, un must per la stagione Spring Summer 2016. L’ispirazione dark è filtrata dalla stilista: niente allure decadente ma linee fluide per i lunghi abiti velati; trasparenze e pizzi in nero fatale per gli abiti a balze di tulle. Coup de theatre con l’uscita della “Sposa”: una visione poetica, ispirata alle donne “ultra chic” di Giovanni Boldini.

ANGELA DE VITO

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